Janis Joplin-Ball: la folla in visibilio
La sua voce è leggermente roca e ingolfata dall'abuso di alcol e droghe. Le sue movenze sono leggermente più impacciate del solito, lo sguardo perso nel vuoto mentre canta. Ma tutto ciò non le impedisce di regalare al pubblico uno dei concerti più indimenticabili della sua carriera. Parliamo di Janis Joplin, coraggiosa e amabile cantante che scherza con la folla, chiede se si sta divertendo, se tutti stanno comodi, se hanno abbastanza da bere o da fumare. Al Festival Janis canta da solista Bull and Chain mandando in visibilio la folla. La cantante divenne nota negli anni '60 come membro della band musicale dei Big Brothers.
Jimi Hendrix-The Star-Spangled Banner
Una delle immagini più famose del Festival di Woodstock del 1969 è quella di Jimi Hendrix che suona l'inno americano. Hendrix avrebbe dovuto esibirsi a Woodstock il 18 agosto a mezzanotte ma per una serie di ritardi sali sul palco alle 9 del mattino, davanti a un pubblico assai ridotto ma molto entusiasta. Sul finire del concerto Jimi propone la sua interpretazione dell'inno degli Stati Uniti con una distorsione sonora della sua chitarra elettrica. L'effetto sulla folla fu scioccante perché divenne un inno del pacifismo e della protesta politica.
Pace, Amore e potere dei fiori
Woodstock è stato un Festival che ha segnato la storia: un week end di pace, amore, arte e trasgressione pacifica. La foto col fiore simboleggia proprio lo slogan del Festival. Su internet si trovano molte foto di coppie che si abbracciano e si baciano: nella foto in alto possiamo vedere una di queste coppie che per quanto ne sappiamo può essere di lunga data oppure due ragazzi che si sono conosciuti proprio durante lo storico evento. Woodstock e gli hippie, detti anche figli dei fiori perché portavano vestiti decorati con fiori e diffondevano ideali basati sulla pace, l'amore, la libertà.
Janis Joplin-Kozmic Blues
L'esibizione di Janis Joplin è stata una delle più indimenticabili di Woodstock e insieme alla band dei Kozmic Blues ha eseguito una performance memorabile che ha mandato in estasi la folla. La Joplin indossava abiti molto colorati e prima di salire sul palco si versava un bicchiere di vino per distendere i nervi. Del resto a Woodstock c'erano ben 500 mila persone e lei desiderava dare il meglio di se'. Morì l'anno dopo Woodstock per un'overdose di eroina. Riconosciuta e ricordata per l'intensità delle sue interpretazioni, nel 1995 Janis è stata inserita nella Rock and Roll hall of Fame.
Stare fra le nuvole
Il Festival di Woodstock richiama gente da tutto il mondo, di qualsiasi estrazione sociale: chiunque era il benvenuto purché fosse intenzionato a godersi la musica e rilassarsi tutto quel week end. Una grande percentuale di partecipanti all'evento era costituita dagli hippie, notoriamente consumatori di marijuana e LSD come mezzo per esplorare gli stati alterati di coscienza. L'origine della parola hippie deriva da “vita bassa”, ossia un tipo di cultura che respinge la classe media, si opponeva alle armi nucleari e alla guerra del Vietnam. Essi abbracciavano molti aspetti della filosofia orientale cercando un nuovo significato nella vita.
Joe Cocker- With a Little Help from My friends
L'esibizione di Joe Cocker a Woodstock è stata uno dei momenti più elettrizzanti del Festival. Quel pomeriggio in cui Cocker sale sul palco davanti a quella folla, non tutti sanno bene chi sia, né quale musica suoni. Uno dei brani più intensi è stata la cover dei Beatles With a Little Help from My Friends che strapperà la gratitudine proprio di Paul Mc Cartney. La voce roca e profonda di Cocker conquista il pubblico. Anche il cielo si è commosso per la sua esibizione: subito dopo infatti un furioso temporale renderà inagibile il palco fino al tardo pomeriggio.
Johnny Winter-Mean Town Blues
Johnny Winter, chitarrista leggendario di rock e soul, era celebre per il virtuoso utilizzo della chitarra e per i suoi capelli lunghi e bianchi in quanto affetto da albinismo. Winter, insieme al fratello Edgar, esegui performance straordinarie con pezzi leggendari come Mean Town Blues e Leland Mississippi. Nel 2009 Winter ha pubblicato l'album “The Woodstock Experience” che include le otto canzoni cantate durante il mitico Festival. La sua ultima esibizione musicale fu nel 2014, al Cahors Blues Festival in Francia dopo il quale l'artista fu trovato privo di vita nella sua stanza di albergo vicino Zurigo. Aveva 70 anni e le cause della morte non sono mai state chiarite.
Groovy Way is so good!
Il termine groovy negli anni '60 e '70 era molto popolare: esso era sinonimo di “cool”, “fantastico” , “trendy” a seconda del contesto. Ci sono stati molti sentieri da esplorare a Woodstock, non importa quale strada avreste scelto ma sicuramente avreste avuto un'avventura psichedelica. Tanti erano i cartelli appesi agli alberi che indicavano diverse direzioni che conducevano nel medesimo luogo. Avremmo incontrato gente vestita afro e jeans, moda che è continuata successivamente nell'era delle discoteche. Il “percorso dolce” era indicato per coloro che amavano lo yoga e per i guru spirituali.
Che bel vestito!
Woodstock rappresentò un cambiamento anche nella moda, anzi, fu l'antimoda per eccellenza in cui i ragazzi prediligevano abiti acquistati nei mercatini delle pulci, quindi comodi e poco ricercati. Lo stile risultava quasi disordinato, non curato, ma sintomo di una libertà che tra le donne hippie si manifestava anche nel rifiuto del reggiseno. La ragazza qui ripresa di certo ha dei capelli biondi molto attraenti ma forse fa girare la testa per il fatto che non indossa il reggiseno. Woodstock fu il luogo in cui i pregiudizi non esistevano, per cui chiunque poteva girare come meglio voleva!
Una pioggia meravigliosa
Il Festival di Woodstock nacque per caso. I promotori dell'evento stavano cercando un luogo tranquillo dove registrare, ma una volta giunti sul posto ebbero l'idea di un concerto all'aperto con tanti artisti da alternarsi sulla scena. Affittarono dunque un'area rurale lì vicino dichiarando 50 mila spettatori previsti ma gli abitanti della zona, spaventati, si opposero duramente. Soltanto a Bethel, un allevatore di maiali della zona, mise a disposizione degli organizzatori 600 acri della sua proprietà. I biglietti in prevendita terminarono in un soffio, la marea stava diventando incontrollabile e si decise per l'ingresso libero. Nel pomeriggio di domenica 17 agosto una pioggia torrenziale rese l'evento indimenticabile.
Un comodo giaciglio di fortuna
Oltre 500 mila persone parteciparono al Festival di Woodstock quindi ci furono enormi ingorghi di traffico e mancanza di spazio all'interno dei campi in cui si svolse l'evento. Moltissime persone, come questa ragazza ripresa in questo scatto, dormivano direttamente sulla loro automobile o addirittura sulla loro moto. Alcuni ragazzi costruirono tende o rifugi temporanei con sacchi a pelo, ma quando non ci fu più spazio, alcuni furono costretti appunto a ritirarsi nelle loro auto o furgoni. Altre persone furono letteralmente bloccati all'interno dei loro veicoli quando la folla congestionò le strade.
Il dopo Festival
Terminato il Festival, la fattoria di Max Yasgur dovette fare i conti con i postumi della situazione. Con oltre 500 mila persone che avevano calpestato il terreno su cui la pioggia torrenziale lo aveva reso un lago di fango pieno di spazzatura di ogni genere, di certo questo non fu uno spettacolo edificante. Eppure un fotografo riuscì a catturare una foto di un ragazzo con la sua fotocamera quando tutti ormai erano andati via. L'espressione del ragazzo appare dispiaciuta del fatto che l'evento sia terminato. Ad ogni modo gli organizzatori del Festival ripulirono l'intera fattoria di Yasgar consegnandola in ordine cosi come l'avevano trovata.
Melanie Safka-Beautiful People
Melanie Safka è una cantautrice statunitense che si esibì a Woodstock nel 1969 al posto di una band scozzese che avrebbe dovuto esibirsi prima di lei. Già figlia d'arte, Melanie si affermò come interprete eclettica che incantò il pubblico, proponendosi come una delle poche presenze femminili soliste al Festival, insieme a Janis Joplin e Joan Baez. Nonostante il preavviso dell'ultimo minuto, Melanie tenne il palco per mezz'ora con brani come Mr.Tambourine e Beautiful People. Si dice che a causa della pioggia, le candele sul palco si spensero e poi si riaccesero e ciò ispirò il suo brano uscito nel 1970 Lay Down (Candles in the rain).
Parco giochi per bambini.
Il Festival di Woodstock accolse anche numerosi bambini che ebbero grandi possibilità di muoversi a giocare all'interno di un parco giochi appositamente allestito per loro dagli organizzatori dell'evento. In questo modo i bambini potevano ballare e godere liberamente di grandi spazi per i loro giochi in compagnia di altri bambini mentre i loro genitori si divertivano a seguire gli artisti nelle loro performance. Pare ci fosse anche una cucina che dispensava del cibo gratis e una tenda per coloro che non volevano assumere droghe. Un Festival davvero per tutte le età!
Osservare dall'alto
Con oltre 500 mila spettatori presenti al Festival, non tutti potevano avere la possibilità di vedere bene da vicino le performance degli artisti sul palco. Questa fotografia mostra come alcuni ragazzi si siano ingegnati per raggiungere una posizione elevata e godere meglio dello spettacolo. Di sicuro hanno corso un grosso pericolo arrampicandosi su una torre alta circa 20 metri che non era stata ovviamente progettata per sostenere un simile peso. Secondo le dichiarazioni di John Morris, coordinatore di produzione, se la torre fosse crollata avrebbe causato la morte di centinaia di persone: fortunatamente non avvenne.
Libertà selvaggia
Woodstock mancava di strutture ma i partecipanti riuscirono a ingegnarsi egregiamente al fine di rendere memorabili quei fantastici giorni. Essi hanno cercato riparo dalla pioggia, hanno ideato bagni fai da te nel modo più creativo che avevano a disposizione: l'immaginazione. La gente viveva senza pregiudizio alcuno in una forma comunitaria dove lo stress non esisteva, ci si aiutava gli uni con gli altri in un sentimento di amore e fratellanza. Alla fine questi ragazzi si sono divertiti moltissimo con quel poco che avevano a disposizione: legname e fieno con cui hanno costruito rifugi di fortuna.
Amore e Gioventù
Al calare del sole, l'aria fredda e umida della notte faceva capolino anche a Woodstock e i partecipanti non avevano di che scaldarsi. Anche questo non rappresentò un problema poiché il Festival era il luogo perfetto per l'amore, per gli abbracci e coccole elargiti in enormi quantità. Questo scatto mostra proprio una coppia che si abbraccia tenendosi caldo mentre il buio della notte li sta avvolgendo. Non sappiamo se questi ragazzi già si conoscevano o si sono conosciuti proprio in quel momento, ma che importanza ha? Woodstock è stato importante anche per fare nuove amicizie che spesso hanno visto sbocciare nuovi amori.
Pioggia e Buonumore
Il Festival di Woodstock era sovraffollato, con strutture inadeguate, con scorte insufficienti di cibo e acqua: oltre ciò si è aggiunta anche una pioggia torrenziale che tuttavia non ha scoraggiato minimamente i partecipanti. Essi infatti non se la sono sentita di rinunciare al concerto della loro vita a causa della pioggia e dunque hanno cercato rifugio dove hanno potuto, contando anche sull'accoglienza che gli uni dimostravano nei confronti dell'altro. Questa foto emblematica mostra un gruppo di gente che condivide un grande tavolo di legno per tenersi asciutti e riparati finché la pioggia avrà cessato di scrosciare.
Nick Ercoline e Bobby Kelly
Una delle foto più famose di Woodstock che è diventata il simbolo del movimento hippie: ritrae una coppia che si abbraccia, avvolta in una coperta, in mezzo a molte persone sdraiate. I due giovani sono Nick e Bobby, all'epoca vivevano a pochi chilometri dal luogo del Festival e oggi sono ancora sposati. La foto che li ritrae fu scattata dal fotografo Burk Uzzle e finì sulla copertina del disco ufficiale del Festival. I due ragazzi non sapevano neppure di essere stati ritratti, se ne accorsero qualche tempo dopo, per caso.
Judy e Jerry Griffin
Judy e Jerry: si sono conosciuti il 15 agosto 1969 a Woodstock e non si sono più lasciati. Nella foto storica che li ritrae insieme, sono avvolti da una coperta verde per proteggersi dalla pioggia. Judy stava andando al concerto con la sua macchina che a un certo punto è andata in panne. Lei non si è arresa e ha fatto l'autostop. Jerry si è fermato e le ha offerto un passaggio. Lui aveva anche una tenda a disposizione. Restarono insieme per tutto il concerto. La loro storia d'amore è iniziata in quell'istante: oggi sono ancora sposati, hanno avuto due figli e sono anche nonni di cinque nipoti!
Un passaggio a NCY
Il Festival di Woodstock si tenne a Bethel, una località a circa 160 km da New York. Coloro che provenivano da altri stati dovettero provvedere a procurarsi un mezzo per raggiungere l'evento e ovviamente poi tornare a casa. Non tutti infatti possedevano l'auto e furono in moltissimi a cercare passaggi di fortuna ricorrendo all'autostop. In un clima di fratellanza e collaborazione reciproca gli autostoppisti ebbero fortuna, inoltre erano in tanti a offrire passaggi anche sui bagagliai aperti. Woodstock è noto anche per avere agevolato incontri tra persone che neppure si conoscevano ma che grazie a questo memorabile evento hanno iniziato amicizie o storie d'amore.
Jerry Garcia-Turn on Your Love Light
Jerry Garcia è stato un chitarrista,cantante e compositore statunitense, noto per la sua carriera nel gruppo rock psichedelico Grateful Dead. I loro fan, noti come “Deadheads” attendevano impazienti la loro performance ma le cose purtroppo andarono diversamente da come se l'erano immaginate in quanto la loro esibizione non fu una delle migliori. La pioggia torrenziale aveva allagato il palco e bagnato gli strumenti musicali per cui ci furono numerosi problemi tecnici che interferivano con la qualità dell'esibizione. Tra le canzoni eseguite troviamo St.Stephen, Mama Tried e Turn on Your Love Light della durata di 38 minuti.
I bambini
Gli Hippie non furono gli unici partecipanti al Festival di Woodstock. Numerosi furono anche i bambini che insieme ai loro genitori, poterono godersi il mega concerto. Secondo la rivista Time Magazine ci furono due nascite durante l'evento. Come mai molti genitori decisero di portare con se i propri figli? Evidentemente volevano che i bambini partecipassero a questo evento storico, gustando il senso della libertà, oppure non erano riusciti a trovare per tempo una baby sitter. In questo scatto una ragazza si gode serenamente il suo tempo creando bolle di sapone.
Le frange che hanno fatto tendenza
La frangia è un elemento che torna sempre di moda nel settore dell'abbigliamento. Negli anni '50 le giacche con le frange andavano di moda grazie a mostri sacri come Elvis Presley, mentre negli anni '60 esse si accentuavano soprattutto sulle maniche e sugli orli, inizialmente utilizzati come protezione dalla pioggia. Indumenti con le frange erano indossati anche dai fan che seguivano la scia religiosa alla Jimi Hendrix. Non a caso, il grande e compianto chitarrista, durante il Festival indossò una giacca bianca con le frange e forse fu contento di vedere come altri seguissero il suo esempio. La ragazza qui in foto indossa infatti abiti simili a lui.
Tende e campeggio di fortuna.
Non tutti i partecipanti all'evento di Woodstock partirono da casa attrezzati di tutto punto per tre giorni. Molti di essi, magari quelli con bambini piccoli, si organizzarono con attrezzature da campeggio per potersi cambiare e riposare. Del resto stare tre giorni completamente all'addiaccio sarebbe stato faticosissimo. In effetti, tutti coloro che si erano organizzati preventivamente in questo modo ebbero un riparo concreto dalla pioggia. Come si evince dalla foto, la maggior parte delle persone non si organizzò cosi bene e fu quindi meno fortunata. Ad ogni modi, molti di questi ultimi trovarono un riparo decente grazie alla solidarietà reciproca gli uni verso gli altri.
Il genio dell'improvvisazione.
La folla che si mosse per assistere al Festival ebbe proporzioni gigantesche, tanto da ingombrare le strade congestionando il traffico. Una volta entrati all'interno della fattoria in cui si svolse la manifestazione, tutti potevano essere se stessi, sentirsi liberi e in completa armonia con la natura. Il Festival sarebbe durato tre giorni e certamente i partecipanti non avevano luoghi confortevoli dove riposare, era chiaro dunque che dovevano ingegnarsi. Ecco che il ragazzo ripreso in questo scatto ha usato la sua moto come letto. Il suo mezzo di trasporto all'occorrenza è stato adibito a mezzo di riposo: ottima idea!
Sly & The Family Stone-I Want to Take Your Highter
Sly & The Family Stone furono un gruppo funk statunitense che diede un grande contributo alla musica soul, funk e psichedelica. Diretta dal cantante Sly Stone, la band era composta principalmente da parenti e amici ed è stata una delle prime band dalla composizione multirazziale.
Questi pionieri del funk rock eseguirono una performance energica e appassionata dal sabato sera fino alle quattro della domenica mattina mandando in estasi la folla suonando I Want to Take Your Highter. Proprio un paio di mesi prima la band aveva pubblicato il quarto album, Stand. Altra canzone molto popolare fu Everyday People.
John Sebastian- Darling Be Home Soon
John Sebastian è il musicista newyorkese nonché buon amico di Bob Dylan che fondò la rock band anni '60 “The Lovin Spoonful”. Sebastian non era tra gli artisti che doveva esibirsi a Woodstock, pare che si trovasse lì come spettatore, ma data l'intensa pioggia, si era reso necessario asciugare la strumentazione, cosi gli organizzatori gli chiesero di esibirsi in acustico. Sebastian sali cosi sul palco eseguendo cinque canzoni, tra cui la stupenda Darling Be Home Soon. Nel 2000 il musicista è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.
Jimi Hendrix-alcuni problemi
Jimi Hendrix doveva essere una delle star indiscusse del Festival di Woodstock e in effetti ha concluso il concerto in modo memorabile. Il chitarrista suonò infatti una versione distorta e pacifista di “The Star-Spangled Banner” che gli provocò addirittura minacce di morte. Un mese dopo Woodstock infatti Hendrix spiegò la sua rielaborazione dell'inno americano. Oggi viene visto come uno dei momenti più alti della sua carriera: una protesta contro la guerra del Vietnam. Di sicuro aver suonato l'inno nazionale in modo non ortodosso costò a Hendrix molte proteste e polemiche. Ma per lui era un'interpretazione bellissima, del resto la suonava sempre a scuola e quindi fu come un flashback.
Ten Years After- I'm going Home
I Ten Years After sono un gruppo rock blues britannico che a Woodstock si esibirono in maniera indimenticabile. La pioggia certamente non risparmiò neppure loro in termini di problemi tecnici, tanto che dovettero ripetere diverse volte l'esecuzione di Good Morning Little Schoolgirl. La loro tenacia comunque fu premiata perché la folla diede loro immensa soddisfazione. Il cantante ed ex membro della band Alvin Lee, cantò I'm going home riscuotendo immenso successo. Il gruppo musicale oggi è ancora in attività e nel 2017 ha pubblicato il tredicesimo album dal titolo A Sting in the Tale.
Rosso, bianco, blu.
Il Festival di Woodstock si è svolto in un momento storico in cui in America stavano emergendo sempre più diversi movimenti di protesta contro le guerre. Proprio durante quei giorni indossare una giacca militare o la bandiera statunitense era come schierarsi politicamente. Il ragazzo ripreso in questo scatto ha deciso di non sventolare la bandiera ma di indossarla a mo' di pantaloni. Durante il Festival apparve un'altra bandiera, quella della pace che sostituì quella a stelle e strisce come simbolo di pace in tutto il mondo.
Una bella ragazza
Quando si è svolto il Festival di Woodstock molti di noi non erano neppure nati. Molti dei partecipanti erano molto avanti in termini di moda: jeans, collane di perle e accessori vari erano di moda negli anni '60 come mostra questa foto. La ragazza qui immortalata è una rockettara con canotta, jeans stile bootcut, cintura rustica abbinata all'accessorio da braccio. Un look davvero originale e creativo. La postura della ragazza cosi autoritaria, trasmette una personalità decisa, volitiva e sicura di se'.
Joan Baez- Swing Love, Sweet Chariot
Con la cantante folk Joan Baez si concludeva la prima notte del Festival. Le sue canzoni erano piacevoli e il pubblico non è rimasto affatto deluso dalla sua performance, inclusa una sua interpretazione di Swing Love, Swing Chariot. Joan Baez era famosa per la sua presa di posizione politica di cui era farcita anche la sua musica. Suo marito infatti si trovava in carcere per aver opposto resistenza alla chiamata alla leva militare. Tra l'altro, al momento del grande concerto, la cantante era incinta di sei mesi ma sali orgogliosamente sul palco con la sua chitarra eseguendo una performance memorabile.
Crosby, Still & Nash- Suite: Judy Blue Eyes
Il gruppo rock folk CSN ha avuto il piacere e l'onore di esibirsi live per la seconda volta sul palco a Woodstock. I componenti della band erano David Crosby, Stephen Still e Graham Nash. Essi salirono sul palco verso le 15. 00 del 16 agosto e a loro si unì anche il cantante canadese Neil Young tranne che per la canzone Judy Blue Eyes. Questa canzone fu scritta da Still: essa mostra tutta l'energia e la determinazione della band durante la gioventù. La tecnologia ha reso possibile rivivere la loro meravigliosa esibizione attraverso il canale Youtube.
Sweetwater-What's Wrong
Gli Sweetwater sono stati un gruppo rock di Los Angeles. Scelti per aprire il Festival di Woodstock, salirono sul palco poco dopo per via di un ritardo legato al traffico. I membri originari del gruppo erano Nancy Nevins, August Burns, Albert Moore, Alan Malarowitz, Elpidio Cobian, Alex Del Zoppo, Fred Herrera. Nel dicembre del 1969 la cantante Nancy restò gravemente infortunata per un incidente d'auto che le provocò danni permanenti alle corde vocali e a causa di ciò anche la band subì numerosi rallentamenti nella carriera. Nel 1994 il gruppo di riunì con i membri originari Nevins, Herrera, Del Zoppo. Tutti gli altri morirono durante gli anni '80.
Canned Heat-Going up the Country
Formatosi nel 1965, il gruppo Canned Heat riscosse enorme visibilità mondiale grazie al Festival di Woodstock. La band aveva già all'attivo tre album, l'ultimo dei quali Living the Blues pubblicato poco prima del Festival. La loro canzone Going up the Country raggiunge la prima posizione in ben 25 paesi diventando la colonna sonora non ufficiale di Woodstock. Nel 2019 la band partecipò al tour Eroi di Woodstock per celebrare il 40° anniversario dal memorabile evento musicale. Purtroppo proprio in quell'anno la band perse il bassista Larry Taylor a causa di un brutto male contro il quale stava lottando da 12 anni.
Richie Havens- Freedom
Richie Havens è stato un cantante e chitarrista afroamericano, noto per il suo senso del ritmo. All'epoca del Festival il musicista era un perfetto sconosciuto e quando sali sul palco improvvisò la canzone Freedom riscuotendo un grandissimo successo. Era il 15 agosto e a grande richiesta degli organizzatori estese la sua esibizione che durò 50 minuti, sebbene lui ricordi di aver suonato per circa tre ore. Ad ogni modo il musicista divenne famoso a livello internazionale proprio grazie a questo storico evento, come del resto è accaduto a molti altri suoi colleghi.
Jefferson Airplane-Somebody to Love
I Jefferson Airplane sono stati un gruppo rock psichedelico statunitense, dove il loro LP Surrealistic Pillow è considerato un album chiave del movimento psichedelico. Nel 1996 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. La band aveva aperto la loro esibizione a Woodstock con un potente inedito che parlava di rivoluzione, di abbattere i muri, si chiamano motherfuckers gli uomini del potere e si invitano a unirsi per cambiare la società. I Jefferson Airplane si esibirono in condizioni incredibili, quasi disumane, dopo aver consumato alcol e droghe ma riuscirono a dare il meglio di sé in uno spettacolo di altissimo livello.
Grateful Dead-Turn on Your Love Light
Woodstock fu un evento dalla portata storica senza precedenti nel panorama musicale mondiale. Come sappiamo, anche la pioggia torrenziale procurò numerosi ritardi e guasti tecnici che avrebbero potuto portare a danni ben più seri e pericolosi. L'acqua infatti, avrebbe potuto diventare un pericolo per gli artisti che si esibivano sul palco, gli amplificatori gracchiavano e le scariche elettriche emanate dai microfoni non erano certo confortanti. In questo scenario la canzone Turn on Your Love Light dei Grateful Dead non fu terminata nonostante la band ci avesse provato più volte. Oggi comunque la registrazione della canzone è disponibile sul web cosicché tutti possano gustarla.
Creedence Clear Water- Bad Moon Rising
I Creedence Clear Water sono stati un gruppo rock anni '60 e '70 la cui musica ancora oggi è riproposta in alcune radio degli Usa. La band fu una delle prime ad accettare la partecipazione al Festival: avrebbe dovuto esibirsi sabato sera ma a causa di alcuni problemi tecnici si esibirono di domenica mattina. Il cantante John Fogerty dichiarò durante un'intervista del 2007 che questa performance non fu mai ritenuta da tutti i membri della band all'altezza delle precedenti e per questa ragione venne sempre negata l'autorizzazione a includerla nelle edizioni commemorative del Festival di Woodstock.
Carlos Santana. Soul Sacrifice
Carlos Santana è uno dei più grandi chitarristi del mondo che ha vinto ben dieci Grammy Awards come riconoscimento al suo talento e alla sua bravura. Aveva già registrato il suo primo album quando partecipò con la sua band al Festival di Woodstock. La loro esibizione fu straordinaria, la canzone Soul Sacrifice è stata acclamata dal pubblico con ammirazione e successo. Stando alle cronache dell'epoca, pare che il musicista avesse assunto alcuni allucinogeni prima di salire sul palco per darsi una bella carica di adrenalina.
The Who- My Generation
La band dei The Who attese più di 12 ore prima di salire sul palco: la loro esibizione era prevista per il sabato sera ma si esibirono solo alle 5 della domenica mattina a causa del traffico. La band chiese addirittura il pagamento anticipato perché non voleva smenarci in quanto correva voce che le band non venissero pagate. Il sole stava sorgendo quando la band cantò My Generation. Nel bel mezzo della loro esibizione, vennero interrotti da Abbie Hoffmann, un attivista americano che riuscì a salire sul palco e accaparrarsi il microfono. Pete Townshend reagì immediatamente colpendo Hoffmann con la sua chitarra minacciandolo di ucciderlo se ci avesse riprovato.
Country Joe & the Fish- I-Feel-Like-I'm-Fixin'-to-Die-Rag
Il gruppo rock americano Country Joe & The Fish si formò nel 1965 e due anni dopo aveva già pubblicato il suo primo album I Feel Like I'm Fixin'-to-Die-Rag. Nel corso del tempo la band cambiò alcuni membri rispetto alla formazione originaria ma per esibirsi a Woodstock si organizzarono molto bene. Uno dei componenti della band, Joe McDonald si esibì anche come solista al Festival, riscuotendo un enorme successo. La band fu inserita anche nel film del 1970 su Woodstock e le canzoni furono trasmesse spesso alla radio. Il gruppo si sciolse poco tempo dopo ma Joe McDonald proseguì la sua carriera da solista.
Ravi Shankar- Evening Raga
Ravi Shankar è stato un compositore e virtuoso suonatore di sitar indiano che divenne famoso per aver partecipato ad alcuni memorabili concerti tra cui il Festival di Monterey nel 1967 e Woodstock nel 1969. E' passato alla storia come amico dei Beatles ma in patria era un illustre rappresentante della musica tradizionale indiana. Abituato all'ambiente concertistico indiano dove il finale dell'interpretazione viene accolto in religioso silenzio, l'euforia americana meno sacrale lo colpì profondamente. In una celebre intervista alla BBC nel Duemila, Ravi dichiarò di avere odiato profondamente Woodstock, nonostante grazie ad esso fu proiettato verso la notorietà planetaria.
ArloGuthrie- Coming into Los Angeles
Arlo Guthrie è un cantante folk, figlio d'arte del noto compositore e cantante Woody ma egli fece carriera grazie al suo talento, non per raccomandazione. Le sue canzoni sono pregne di protesta contro le ingiustizie. A Woodstock cantò il brano Coming into Los Angeles che fu esclusa dalla radio poiché veicolava messaggi sul traffico di droga a Londra. La sua performance tuttavia fu inserita nel film del 1970 su Woodstock. Con la canzone e il film Alice's Restaurant, Arlo ribadisce la sua protesta contro la leva obbligatoria e la guerra del Vietnam, prendendo in giro le istituzioni, l'esercito e anche la propria generazione con una simpatica autocritica.